Cosa sapere se devi avviare una successione
UniCredit assiste i propri Clienti anche nei momenti più difficili supportando gli aventi diritto nella gestione delle pratiche di successione. In questa pagina trovi tutte le informazioni utili per completare l’iter successorio.
I documenti per la successione
Per avviare una pratica di successione la Filiale deve ricevere il certificato di morte del cliente deceduto. Questo documento va richiesto al Comune dell'ultima residenza del defunto o al Comune in cui è avvenuto il decesso (se diverso da quello di residenza).
Per ricevere informazioni circa i rapporti del defunto (anche detto de cuius), l'avente diritto deve consegnare alla Filiale la "Dichiarazione sostitutiva di atto notorio", da cui risulti la propria qualità di erede/avente diritto.
Inoltre, in caso di successione testamentaria occorre consegnare alla Filiale anche copia autentica del verbale notarile di pubblicazione del testamento olografo o di registrazione di testamento pubblico.
Di seguito i documenti da presentare in Filiale per avviare la pratica successoria, per successioni legittime e testamentarie:
- Certificato di morte
- Modello "Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio" per successioni legittime (fac-simile)
- Modello "Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio" per successioni testamentarie (fac-simile)
- Verbale di pubblicazione di testamento olografo o di registrazione di testamento pubblico (solo per successioni testamentarie)
- Autorizzazione del Giudice Tutelare all'incasso/reimpiego della quota spettante all'erede incapace (es. minore, interdetto, beneficiario di amministrazione di sostegno), ove presente
- Atto di rinuncia all'eredità - ricevuto da Notaio o Cancelliere del Tribunale - da parte del chiamato all'eredità che abbia rinunciato alla propria quota
- Atto di accettazione dell'eredità con beneficio di inventario - ricevuto da Notaio o Cancelliere del Tribunale - in presenza di eredi persone giuridiche (escluse società)
Cos'è, come funziona e chi deve pagare l'imposta di successione
L'imposta di successione si applica ai beni e diritti trasferiti agli aventi diritto a seguito del decesso di una persona (fatti salvi alcuni beni/diritti per legge non soggetti a imposta). Il pagamento dell'imposta è dovuto dagli eredi e dai legatari e il relativo importo dipende dal valore del patrimonio e dal grado di parentela con il defunto.
Per sapere le aliquote e le franchigie previste scarica la nostra guida alla successione.
Come presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate
Secondo la regola generale, entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide con la data del decesso, gli aventi diritto devono presentare la dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate, consegnando poi la relativa attestazione di avvenuta presentazione alla Banca (in alcuni casi specifici i 12 mesi decorrono da una data successiva all'apertura della successione, ad esempio dalla data di nomina del curatore nel caso di eredità giacente). Tale attestazione riporta un contrassegno ("glifo"), un codice identificativo e un codice di verifica del documento, con i quali i debitori del defunto e i detentori dei beni che gli appartenevano (ad esempio la Banca) potranno verificare, direttamente sul sito dell'Agenzia delle Entrate, la conformità tra la dichiarazione di successione presentata e quella trasmessa all'Agenzia delle Entrate, evitando così agli eredi di dover successivamente richiedere la copia conforme o il mod. 240 cartaceo.
Ove sussistano i requisiti di legge, l’avente diritto può esimersi dal presentare la documentazione di successione, sottoscrivendo presso la Filiale della Banca la dichiarazione di esonero dall’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione.
Conto corrente cointestato: cosa succede in caso di successione
È opportuno fare una distinzione tra il conto corrente cointestato a firma disgiunta e il conto corrente cointestato a firma congiunta. Nel primo caso, in assenza di opposizione da parte dell'erede o degli eredi, il cointestatario superstite può disporre dell'intero saldo. Nel secondo caso, il conto viene interamente bloccato fino alla definizione della successione.